bezier mblur
Posted in: NUKE from The Foundryhelp appriciated.
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The Science Behind The Curious Case of Benjamin Button is an incredible behind the scenes look at the visual effects of the film. For access, the username is ‘sfx’ and the password is ‘buttonsbuttons’.
Valkyrie: serious drama from SPI, a podcast at fxguide.
The nominees for the 7th Annual VES Awards can be found in this PDF at the Visual Effects Society’s website.
La produzione di virali non ha preso piede in Italia e dire che è un’ottima opportunità perchè da la possibilità di sperimentare.
Un esempio lampante è il nuovo virale ideato per l’azienda di profilattici Durex dall’agenzia Fitzgerald+CO.
Quei genietti dello studio Superfad si saranno sicuramente divertiti nel produrre questo spot dove palloncini con le forme di animali “realizzati” con preservativi multicolori (in realtà generati al computer) si accoppiano fra loro.
Il suono rende il tutto ancor più eloquente.
Nel sito di Superfad troverete anche 3 (finti) outtakes della produzione altrettanto divertenti.
Agency: Fitzgerald+CO/Atlanta
Animation Production: Superfad
Audio: Gramercy Post
Articolo redatto da Sergio Damele
Director David Lobser refashions a bit of Alice in Wonderland in this charming music video for +/-’s “Unsung.” Kissed with subtle CG, the visuals are as gentle and unassuming as the song itself. David did a great job balancing the beauty of leading lady Jessica Stoller with the folksy charm of her surroundings.
This video touches on something we’ve been mumbling about here at Motionographer Headquarters: We’re in the midst of a slow but steady renaissance of the music video. It’s not being driven by labels or even by a renewed interest in the creation of music videos. (Directors and bands have never stopped making music videos, regardless of who was watching them.)
What’s changed are the means of distribution (YouTube, Vimeo, etc.) and promotion (Facebook, Twitter, etc.). The game has fundamentally shifted away from a top-down, broadcast model to a bottom-up, grassroots model.
This is a huge boon to bands (and potentially to labels). The old promotional model was to force a video or song onto the air in the hopes that by throwing a wide enough net, you’d catch a few buyers. Now, videos are passed like hot potatoes from friend to friend—and friends are much more inclined to pay attention to each other than to a television station that only seems marginally interested in their lives.
The result is a high viewer-to-fan conversion rate without the associated costs of broadcasting. Some music labels, like Universal Music Group, have figured out a way to make it work for them; others are a bit slower to catch on. Regardless, bands are benefiting from the direct, trackable exposure that web distributed videos are giving them.
I realize this is all old news to you. I’m preaching to the choir. But what seems to be happening is still exciting: After being estranged by MTV and VH1, music videos are reentering the mainstream via the web. It’s something everyone predicted years ago, but now it seems to actually be happening. Hooray!
Thanks to Kristian Mercado for the tip on the video.
Credits
Song: Unsung
Album: Xs on Your Eyes
Director: David Lobser
Executive Producer: Steve Choo
Production: Jonny Fego, Meredith Binder
Production Company: My Active Driveway / Little Sister Productions
Matte Painting/Design: Kristian Mercado
Actors:
Girl: Jessica Stoller
Crew: Alice Hoff Hair/ Make up.
Chapin Hall/ Grip Swing
Christopher Studly/ Gaffer
Ian Mcalpin/ 1st AC
PA: Zach Lewis
DP / Camera: Ian Bloom
Edit: Steve Choo
Animation / Compositing /Chi Peng, Matt Monson
3d / David Lobser, Gwen Murray, David Avetisov, Clay Budin
Posted on Motionographer
Parte II: Eccesso d’informazioni. Pupazzi, nausea e video-stars.
The Information (2006), il successore dei Gueri, è carta bianca creativa e completo D.I.Y. sin dall’artwork, ovvero un quadrato di carta millimetrata accessoriato d’un tot di stickers per personalizzarlo. L’album esce in edizione deluxe con un folle dvd: una raccolta di video, uno per ognuna delle canzoni dell’album. A dirigerli, oltre allo stesso Beck, il produttore Nigel Godrich (noto al grande pubblico per la sua collaborazione con i Radiohead) e la fotografa americana Autumn de Wilde (fotografa di Elliott Smith, tra gli altri). Il concept del lavoro è molto semplice: nessuna alta tecnologia, nessuna finezza compositiva, solo rudi filmati su green-screen maleducatamente lavorati in post-produzione. Ancora una volta, così come avvenuto in Guero Dvd, l’obiettivo è realizzare una versione visual dell’album, e la mossa rivela una piena consapevolezza dei subentrati modelli di fruizione della musica on-line. Se c’è infatti chi ascolta interi album in anteprima su YouTube, nulla di meglio che un video ad hoc per brano.
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E così Think I’m In Love si traduce in improbabili transizioni e contrastatissime sovrapposizioni di figuranti in tenuta sixties,
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We Dance Alone è un omino-pixel danzante ed abuso di threeshold,
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1000bpm è la scusa per utilizzare il costume da orso appena noleggiato. L’allegra combriccola genera un’altra decina di clips di tal fatta.
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Se le blips di Thom Yorke e soci eran leggere pasticche monodose, le clips di Beck son colorate tavolette effervescenti, capaci di far frizzare un’intera bottiglia.
Ovviamente, ampia attenzione vien prestata anche al mercato tradizionale del video: Cell Phone’s Dead è un elegante morphing continuo tra uomo ed arredo d’interni concepito da Michel Gondry. Suppellettili volanti, porte animate ed una città espressionista sullo sfondo: atmosfere magicamente editate da Fly Studio (3D, color-correction, compositing). Un universo elegante, affascinante. Forse pure troppo: Cell Phone’s Dead ha dunque anche il suo doppio lo-fi, sporco confuso e popolato da personaggi assurdi: non si può non pensare a Rambo, Jane Fonda e Falco. Tutto nello stesso video.
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Anche Nausea ha un suo video ufficiale, girato da Patrick Daughters (Yeah Yeah Yeahs, Feist) di The Directors Bureau. Si tratta di un’ideale continuazione della promenade losangelina del video di Girl, vista però da un punto vista ben diverso: la scottante realtà della finzione. Complici le suggestioni cinematografiche di un The Truman Show, (ma anche della fotografia di un Crewdson o un Lorca diCorcia) i visionari e sincronizzati avvenimenti della realtà vengono svelati per quello che sono, ovvero attente ricostruzioni messe in scena in una città-set.
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Ma ovviamente non basta. La Nausea produttiva prevede un secondo video sullo stesso brano totalmente interpretato da pupazzi. Creati da Puppetown Productions e animati da alcuni dei professionisti che avevan dato vita a Team America, sono i protagonisti di una clip diretta dal poliedrico Keith Megna. Che, tanto per gradire, realizza un video anche per We Dance Alone portando in giro per la città un enorme pupazzo gonfiabile.
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Da notare come, conscio del valore aggiunto del visual, Beck porti spesso elementi anticipati dai suoi video nelle esibizioni live. Così come si era fatto accompagnare dagli orsi-rappers del video di 1000bpm, dividerà il palco anche con gli alter-ego pupazzo che lo accompagneranno per tutto il tour.
Il 2008 è l’anno di Modern Guilt. L’album esce a Luglio, ma ovviamente la vena produttiva di Beck non ha pace: già nel mese di Giugno circola sulla rete un trailer del nuovo album. Un montaggio in bianco e nero di warholiana (e William Klein-iana) memoria anticipa contenuti ed immagini dell’album imminente. Nulla è lasciato al caso, ed il classico promo diventa così opera a se stante, stuzzicante aperitivo del lavoro che verrà che, tra edizioni classiche, ri-edizioni redux e camei dal grande schermo, si avvicina sempre più ai modi comunicativi del cinema pur rimanendo videoclip.
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Il primo singolo estratto è Gamma Ray, il video è diretto da Autumn de Wilde. Tutte le caratteristiche visive tipiche sono presenti, ma il prodotto finale si avvicina molto di più al videoclip tradizionalmente inteso: è un equilibrio sottile tra non-sense, trovate classiche e puri piaceri visivi. E’ questo equilibrio la vera forza implicita; l’apparente caos ha in realtà un suo ordine ed un precisissimo diktat estetico: il bianco e nero sgranato alternato al colore, i curiosi primi piani,i molteplici rimandi alle avanguardie – sia nello stile, che nei contenuti.
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Ma, come nel caso di CellPhone’s Dead, anche qui Beck sente la necessità del doppio sporco, arty e cattivo: nasce Gamma Ray Redux. Il risultato è pero molto elegante nel suo essere rude, sarà per il fascino della bellissima e controversa Chloe Sevigny, qui in versione body-painted, sarà per l’immaginario visivo di Jess Holzworth, fashion-designer prestata al video i cui collage sono stati animati da Eight VFX (lo studio dietro i famosi commercial HP diretti da Olivier Gondry).
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Consueta passeggiata per Los Angeles nel video in b/n di Modern Guilt, uscito in contemporanea (Ottobre 2008). Qui però è lo stesso Beck il regista (così come nel precedente Orphans) e partorisce un semplice, buffo ma dolce cortometraggio con finale a sorpresa.
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Infine, ma certi che nel frattempo qualche altro video sia in corso, l’ultima creazione: il video per Youthless realizzato dall’australiano Kris Moyes, affiliato di The Directors Bureau.
Qui fascinazioni piuttosto diffuse, quali i pupazzi e la stop motion, vengono portati ad un livello superiore: Moyes da vita ad una stramba galleria di fantocci Beck-simiglianti rivelando una creatività ed un’originalità eccezionali. Più motion-sculpture che graphics, vediamo succedersi il metallico Becktallica, il marmoreo Beckhoven, la star David Beckhand, in un gioco di ruoli e di scambi che ben descrivono le molteplici personalità del nostro Eroe Mutante.
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Articolo redatto da Didier Falzone
i am looking for someone who can help me model a kind of facial damage near to the left eye, like bruises, gash or something very much like this if one can replicate it:
http://www.studiomonnot.com/face.html
keeping it real is important 😀 for those who didnt follow, basically i am doing a small practice and experiment that hopefully if all goes well will be implemented for a small project of mine or that im involve in. i have already created a head model for the actress and a UV Map Layout is on its way to which i will provide, where this will be tracked on the person’s face and blend in seamlessly to give that overall effect that this person has been abused 😀
sorry if the title is abit misleading, but im pretty sure that is a general term. also, if anyone can advice me on as such on this, please dont be afriad of my idiosm 😀 or anything else come forward.
Look forward wearing from all of you, and i thought i would like to take this time to thank Seriphu who has helped me greatly on this and ongoing as well.
I was recently wondering if Fusion can duplicate spotlights using Duplicate function, and to my surprise it can. So, the first thing I could think of is some sort of fake Global/Occlusion lighting.
Here are some examples, and comp for you to learn.