N.A.S.A.: A Volta

Vi avevamo già parlato del progetto musicale N.A.S.A. (North America / South America) del produttore/DJ americano Sam Spiegel/Squeak E. Clean insieme al dj brasiliano Ze Gonzales/Zegon in occasione del primo video.

Presentiamo ora il terzo video, “A Volta”, animato/diretto dallo studio Logan lavorando sul materiale artistico dei The Date Farmers: duo californiano composto da Carlos Ramirez e Armando Lerma: i quali per le loro opere (dipinti, sculture, collages) si ispirano all’arte indigena, ai murales/graffiti messicani, ai manifesti rivoluzionari, all’arte delle prigioni, ai tatuaggi, mischiandoli a marchi aziendali, a personaggi dei fumetti, ad animali del deserto o a materiale trovato.

Logan è uno studio che si occupa di design, della produzione e post-produzione di spot pubblicitari, video musicali e contenuto per i videogiochi.

Non perdetevi il divertente finto making of.

Brano: N.A.S.A. featuring Sizzla, Amanda Blank, & Lovefoxxx

Clicca qui per vedere il video incorporato.


Director: Logan
Animation: Logan
Original Artwork: The Date Farmers

The Making of A VOLTA: Logan / Date Farmers / NASA Project

Clicca qui per vedere il video incorporato.

Articolo redatto da Sergio Damele

Run, Baby, Run

Shilo colpisce ancora. L’ultima produzione della compagnia Californiana accompagna alla lettera il nuovo singolo dei BrotherSister, “Still Run”, drammatica cavalcata in paesaggi sconvolti che si sussuegono e si confondono l’un l’altro. Sotto la direzione creativa di André Stringer, fondatore e direttore creativo di Shilo, è stata così creata l’identità visuale dell’album “The Wunder Tales” che declina la suggestione apocalittica anche sull’artwork di copertina e sul sito web. Il video, presentato in anteprima all’ultimo F5, mixa fotografia ed elementi 3d in una sapiente post-produzione che accentua l’aspetto “sognante” del paesaggio creato. “Dopo aver ascoltato l’album – dichiara Chris Fung di Shilo – ci siamo innanorati dei tratti poetici di questa canzone in particolare, ed abbiam deciso di metter su un video che esplorasse l’idea di perserverenza a dispetto dei cambiamenti e delle avversità. E’ lo stesso brano a suggerire una perfetta simbiosi tra un’atmosfera tesa e complessa ed un irremovibile ritmo calzante”.
Lo stesso testo, in effetti, è una dichiarazione d’intenti: I still run, I still run, I still wander. In our day, everyday, we would wander. And I want to go, were nobody moves.

Regia e Produzione: Shilo
Direzione Creativa: Andre Stringer
Responsabili Grafici: Andre Stringer, Christopher Fung
3D: Christopher Fung, Dave Hill, Joji Tsuruga, Warren Heimall
Visual FX: Warren Heimall, Tamir Sapir
Modellazione 3D: Christina Ku, Scott Denton
Animazione 2D: Stieg Retlin
Composizione: Andre Stringer, Dave Hill, Rick Malwitz, Joel Voelker, Christopher Fung, Warren Heimall, Joji Tsuruga, Kirsten Hall, Helen Kim (assistant).
Fotografie: Joel Voelker, Christopher Fung
Fondali Digitali: Andre Stringer, Christopher Fung
Miniature: Willi Patton

Articolo redatto da Didier Falzone

Battle!

Natalia Stuyk è un’illustratrice londinese diplomanda all’Edinburgh College of Art. Proprio in questi giorni presenterà il suo lavoro di fine corso: una animazione ispirata all’arazzo di Bayeux, prezioso manufatto che descrive gli avvenimenti relativi alla conquista normanna dell’Inghilterra nel 1066. I Mae Shi, band californiana particolarmente attenta alla comunicazione visuale (il loro album di debutto fu accompagnato da un DVD contenente ben 33 videoclip!) han voluto proprio Natalia per la realizzazione del video relativo al loro ultimo singolo: nasce da questa collaborazione The Lamb and the Lion, piccolo racconto epico che paga tributo ai guerrieri di Utagawa Kuniyoshi (in particolare le stampe ispirate al grande romanzo classico cinese I Briganti) e alle grandi scene di battaglia di film come Trono di Sangue di Kurosawa e Falstaff di Orson Welles.

frames

Articolo redatto da Didier Falzone

District 9

District 9 è un nuovo film prodotto da Peter Jackson e diretto da Neill Blomkamp. Il trailer del film, che uscirà il 14 agosto, ha uno stile documentaristico molto simile a Alive In Joburg, un cortometraggio uscito nel 2005, diretto e prodotto dallo stesso regista. District 9 parla dello sbarco degli alieni e della situazione degli esseri umani e dei “non umani” in un ghetto del Sud Africa. Attorno al film è stato creato progetto di marketing virale molto dettagliato. D-9.com è un sito che da tutte le informazioni sulle zone abitate dagli alieni, e tutte le notizie per la convivenza tra le due specie. Sembra che la MUN “Multi-National United” sia una azienda che sfrutti la tecnologia aliena per adattarla agli umani, nel loro sito è possibile trovare lavoro per l’assistenza agli alieni. Esiste anche un blog che informa gli alieni sui loro diritti.

Clicca sull’immagine per vedere il video.

district-9-poster

Articolo redatto da Stefano Paron

Tomas Mankovsky: Sorry I’m Late

Tomas Mankovsky è un giovane pubblicitario nato a Gdansk in Polonia ma cresciuto in Svezia dove si è laureato al Beckmans College of Design di Stoccolma. Dal 2004 lavora presso l’agenzia pubblicitaria Fallon a Londra e da poco tempo lavora come regista per la casa di produzione Blink. Il suo ultimo lavoro è il cortometraggio Sorry I’m Late realizzato con la tecnica a passo uno utilizzando una macchina fotografica: scattando le foto dall’alto e riprendendo ciò che avveniva sul pavimento. All’interno del sito del corto troverete anche il making of.

Director of photography : Trevor Forrest
Post production : Moving Picture Company

Articolo redatto da Sergio Damele

A Talk With: Soyuze

Salvatore Giunta, a.k.a. Soyuze, è un giovane motionographer di origine siciliana, classe 1984, operante a Milano da sette anni. Dopo gli studi in Accademia, entra nel mondo della grafica con un corso all’istituto Europeo di Design, trampolino di lancio per le prime esperienze nel settore: dalla post-produzione all’illustrazione destinata alle t-shirt. Le porte della motion graphics si schiudono per lui con MTV Italia, all’interno di cui realizza bumpers ed opening per programmi cult come Rock Legends, 10 of the Best, Friday Fever, A Night With. Idents diventati poi dei veri “classici” dell’emittente. Soyuze lavora adesso come freelance ed annovera nel suo portfolio clienti aziende come MTV, Comedy Central, Armani Jeans, Sony, Istituto Europeo di Design e Disney.
Abbiam chiesto a Soyuze di raccontarci qualcosa di lui e del suo lavoro.

La cultura della motion graphics è sempre stata legata a doppio filo alla programmazione di Mtv, rete dalla forte identità visiva. Qual’è stato il tuo approccio ai progetti sviluppati per loro? Quanto margine creativo ti è lasciato e quanto, invece, deve corrispondere alle esigenze di una estetica già studiata e sperimentata?

Ricordo che il primo periodo da MTV è stato abbastanza difficile. Passai le prime settimane a fare e rifare un progetto che poi non fù realizzato…Mi è servito un po’ di tempo prima di entrare pienamente nella loro filosofia. E’ un contesto dove le componenti estetiche e concettuali richiedono un forte impegno di progettazione e ricerca stilistica. Ad esempio, sono di fondamentale importanza il disegno delle tavole e l’utilizzo della tipografia. Una tavola può anche essere composta da tre elementi, ma se disegnati nel modo giusto riescono comunque a trasmettere un forte impatto estetico. È sicuramente una delle poche realtà in Italia dove si riservano ampi spazi alla creatività del progettista… Non hai nessun tipo di vincolo!

Sebbene il bumper sia di per sé una forma che richiede uno sviluppo conciso, gli elementi in esso presenti son sviluppati ed associati con una certa coerenza narrativa (penso ai dadi della Top10 o ai ragni “urbani” di A Night With). Solitamente parti da uno storyboard o improvvisi su una suggestione?

Di solito cerco sempre di trovare un concetto che possa rappresentare per vie traverse il titolo del programma. Nel caso della Top10 volevo trovare degli elementi che rappresentassero i dieci numeri della classica sui quali strutturare l’intero progetto.
Il dado è stato una delle prime cose a cui ho pensato e – una volta identificatolo come elemento portante – ho iniziato a lavorare sullo story. Ogni posizione è caratterizzata da un lancio di duedadi, quando smettono di rotolare la somma delle facce corrisponde al numero del bumper. Sempre dai dadi ho estrapolato i cerchi delle facce che ho poi utilizzato nella grafica come elementi decorativi, mentre l’utilizzo del colore verde deriva dal tappeto del tavolo da gioco, utilizzato anche come colore di sfondo nello shot finale del logo.
Stesso procedimento per A Night With: individuare degli elementi che riuscissero a dare continuità al nome del programma. In questo caso l’idea è stata quella di utilizzare degli insetti, per prima le falene, classiche farfalle notturne, poi accompagnate dai ragni e millepiedi. Anche qui, una volta identificati gli insetti come elementi caratterizzanti, sono passato alla definizione dello story e di seguito al disegno delle tavole

stills

Che rapporto hai con la componente tipografica? E quella musicale?

L’utilizzo della tipografia è fondamentale! In alcuni casi, scegliere il giusto font può determinare lo stile del progetto e di conseguenza la sua buona riuscita. Mi capita spesso di partire da una ricerca tipografica come prima fase di un progetto: in un carattere riesco a vedere un mondo, un immaginario, uno stile che mi aiutano tanto a costruire la base del lavoro (es. Rock Legends). Stessa importanza per la componente musicale: il valore audio corrisponde a circa il 50% del risultato finale, in alcuni casi anche di più!

Una domanda di rito. Principali software utilizzati?

Disegno il 90% degli elementi in Illustrator, trattamento in Photoshop ed infine animazione 2D in After Effects.

Allargando il campo: cosa ti ispira? Tra cosa vaghi quando sei in cerca di ispirazione?

Siamo tutti costantemente influenzati dalle situazioni nelle quali ci muoviamo, e, con il passare del tempo, queste caratterizzano il nostro modo di vedere e di pensare. Un video, un brano. Un oggetto. Forse una città o una persona. Tutto quello che ci circonda è un elemento di ispirazione, anche se magari non ne siamo coscienti.

Articolo redatto da Didier Falzone

Oi Va Voi: Everytime

Per il video Everytime della band britannica OI Va Voi, i due registi/animatori polacchi Katarzyna Kijek e Przemyslaw Adamski hanno voluto sperimentare nell’unire girato e animazione a passo uno. Ogni terzo fotogramma del filmato è stato sviluppato, stampato e tagliato in strisce e poi di nuovo unito ai fotogrammi adiacenti in una configurazione di strisce differente.

Directors: Katarzyna Kijek & Przemyslaw Adamski
Label: Oi Va Voi Recordings

Articolo redatto da Sergio Damele.

La pelle splendida

Ed ancora una volta torniamo su Patrick Daughters. Come non soffermarsi sui suoi lavori? Dopo la scarica adrenalinica cinematografica di Wrong (Depeche Mode) e l’universo bellico di No One Does it Like You (Department of Eagles) eccolo alle prese con Two Weeks, singolo di presentazione del nuovo album dei Grizzly Bear: Veckatimest (Warp Records). Atmosfere mistiche, rivelazioni, pelle splendida, sorrisi smaglianti. Un piccolo capolavoro.

frames

Articolo redatto da Didier Falzone

Panique Au Village

E’ stato presentato pochi giorni fa, fuori concorso al 62mo Festival di Cannes, Panique Au Village, primo lungometraggio tratto dall’omonima serie televisiva animata ideata da Vincent Patar e Stéphane Aubier. Realizzata interamente in stop-motion, la pellicola – che vede la luce dopo tre anni di lavorazione – mette in scena le surreali avventure di Côboy, Indien e Cheval, pupazzetti in plastica dalle movenze chapliniane, alle prese con 50 milioni di mattoni da gestire…

Clicca qui per vedere il video incorporato.

Credits:
Camera (color) Jan Vandenbussche;
Editor Anne-Laure Guegan;
Music Dionysos, French Cowboy;
Production Designer Gilles Cuvelier;
Animation Manager Steven de Beul;
Animation Stephane Aubier, Marion Charrier, Zoe Goetgheluck, Florence Henrard, Vincent Patar,
Creation of plastic and resin figures Marion Charrier, Zoe Goetgheluck;
Sound editor Fred Piet;
Sound designer Valene Leroy.

Articolo redatto da Didier Falzone

Ian Emes: A Secret Life

Dal 27 al 31 luglio 2009 si terrà al Horse Hospital di Londra una mostra incentrata su John Foxx, musicista di musica elettronica (ex cantante e fondatore del gruppo Ultravox) ed illustratore di copertine di libri (firmate col suo vero nome Dennis Leigh). A questo evento verrà proiettato il film animato realizzato da Ian Emes per l’album A Secret Life che John Foxx ha prodotto insieme a Steve D’Agostino e Steve Jansen (ex batterista dei Japan). Di Ian Emes vi abbiamo già accennato precedentemente. Purtroppo vi possiamo mostrare solo un estratto del film.

Clicca qui per vedere il video incorporato.

Articolo redatto da Sergio Damele