Loyal Divide: Vision Vision

No, non è grafica in movimento/motion graphics ma l’esperimento è decisamente interessante. Il duo registico Maxim Bohichik e Alex Bergman, i quali lavorano sotto lo pseudonimo BBGUN, hanno prodotto il nuovo video Vision Vision del gruppo Loyal Divide facendolo sembrare un’animazione: in realtà è tutto girato […]

Adobe Production Premium

Per il lancio della versione Production Premium della Creative Suite 5 di Adobe, è stato realizzato uno spot accattivante per tutti gli aspiranti filmmakers. Il filmato è stato realizzato con diverse tecniche d’animazione per dare l’idea che una proprio progetto cinematografico possa essere prodotto partendo dallo storyboard fino agli effetti speciali. La produzione è dello studio brasiliano Seagulls Fly.

Realtà o 3D?

Di seguito un articolo tratto dal blog del nostro utente Elia Gardella:
Se avete visto il recente film “Nel paese delle creature selvagge” di Spike Jonze, vi sarete chiesti se quelle bestie siano o no dei 3D; il confine tra 3D e realtà è sempre più indefinito, ho scoperto comunque che quelle bestiacce sono in realtà degli animatronics e cioè degli scheletri metallici, migliaia di ingranaggi, pistoncini e fili elettrici, probabilmente indossati poi da persone e mossi sul set.
Ho trovato chi fa queste cose che, a mio parere, sono incredibili, meglio del 3D: sono dei 3D REALI, progettati da ingegneri incredibili penso; ad ogni modo, bando alle ciance, godetevi il reel di John Nolan e sbalorditevi!

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Articolo redatto da Elia Gardella

Tron Legacy

Dovremo aspettare ancora un anno per vedere il film Tron Legacy, seguito di Tron. Tron, del 1982 prodotto dalla Walt Disney, diretto da Steven Lisberger e interpretato da Jeff Bridges, è considerato un film di riferimento nel campo della realtà virtuale e dell’animazione. L’azione si svolge all’interno di un computer, o per precisione, di un videogioco.
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Il film non ebbe il successo che la Disney si aspettava ma diventò un film di culto tanto che alle fine degli ’90 si vociferava di un possibile seguito. Ma solo nel 2005 lo studio annunciò di aver commissionato la sceneggiatura e nel luglio 2009 fu presentato il promo di Tron Legacy al San Diego Comic-Con. La regia del film è di Joseph Kosinski e l’attore Jeff Bridges è ancora il protagonista. Gli effetti speciali vengono realizzati dalla Digital Domain e Quantum Creation FX.

Articolo redatto da Sergio Damele

Meet Meline

Meet Meline è un cortometraggio di 7 minuti prodotto da Virginie Goyons e Sebastien Laban in 2 anni.
La resa finale è strabiliante pari a qualsiasti produzione cinematografica.In attesa di vedere il cortometraggio potete gustarvi il making of dettagliatissimo. Mostra tutti i passaggi: dalla preproduzione al compositing finale passando attraverso lighting e previsualizzazione. Molto utile per capire il metodo di lavoro non solo per l’animazione 3D ma per qualsiasi produzione video. Il video è in inglese, non dovrebbe essere un problema per chi come “noi” si guarda ore di tutorials. No?

Articolo redatto da Stefano Paron

Book Council: Where books come to life

Il filmato a passo uno realizzato dallo studio di Martin Andersen riesce a visualizzare perfettamente lo scopo del Book Council della Nuova Zelanda: ispirare a leggere di più, promuovere la lettura in generale e a rappresentare e promuovere gli scrittori neozelandesi.

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Advertising Agency: Colenso BBDO, Auckland
Production: Andersen M Studio
Design and animation: Line Andersen
Photography and lighting: Martin Andersen
Sound design: Mikkel H. Eriksen (Instrument Studio

Articolo redatto da Sergio Damele

Intervista: Marco Iozzi

Ho scoperto da poco un Maestro degli effetti visivi. Marco Iozzi è un professionista che ha lavorato per produzioni come Harry Potter, Angeli e Demoni e in studi del calibro di Psyop. Il suo show reel è veramente incredibile, e la sua figura professionale non è facilmente inquadrabile in un settore ben definito, si occupa di Look Development e Visual Effects Design.

Vi invito a guardare il suo sito per rimanere colpiti dalla quantità di lavori e riconoscimenti che ha ricevuto a soli 33 anni.
Ecco cosa ci dice riguardo al suo lavoro e alla sua esperienza all’estero:

Showreel

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Qual’è la parte della tua istruzione che ti è servita di più per arrivare al grado di professionalità in cui ti trovi ora?

Penso che tante materie ed esperienze di vita contribuiscano a far crescere il livello di professionalità, non tanto dal punto di vista tecnico ma dal punto di vista creativo, di contenuto. Decisamente nel mondo della computer grafica la tecnologia è lo strumento fondamentale, quindi stare dietro alle innovazioni, e conoscere i pacchetti è fondamentale, ma spesso, purtroppo, se ne diventa schiavi, perdendo il vero scopo, che è l’espressione, non il mero esercizio tecnico. Per me lo studio all’università di materie quali fotografia, comunicazione dei nuovi media, teorie cinematografiche ha sicuramente aiutato. Ma mi è servito parecchio , come per tante persone, quello che ho sempre e continuo a studiare per mia conoscenza personale. Quindi libri sul montaggio, la regia, la composizione, la fotografia etc… tutti campi e mestieri che possono, in maniera così creativa, rientrare nel mondo della computer grafica. E’ questo il lato interessante, tecnologia più avanzata al servizio di un’idea.

La tua figura professionale non è inquadrabile in schemi precisi, come ti sei evoluto dalla fine degli studi ad oggi?

Ho frequentato, dopo 3 anni di università, un corso di animazione per effetti digitali, un corso molto corto e sicuramente superficiale, considerando il tipo di educazione in questo settore che viene offerto all’estero. L’ evoluzione è stata dopo i primi due anni di lavoro in Italia, sicuramente all’estero, dove ho scoperto e da lì sviluppato la mia area di interesse, la fotografia e il look.
Purtroppo in Italia ci si deve inventare spesso e ricoprire più ruoli, diventando un generalista, ma io trovo che ad alti livelli questo non porta, produttivamente,a buoni frutti se non accompagnato da una specializzazione che viene da una vera passione.
La base da generalista per me è importante, perchè hai una visione più obbiettiva del processo, ma devi secondo il mio parere avere la tua area di forza. Già dicendo fotografia e sviluppo del look si parla di un campo molto largo. La vera evoluzione per me è stata non fermarsi all esecuzione degli effetti per cinema e pubblicità nella catena produttiva, ma portare questa conoscenza e “gavetta” verso la pre produzione, verso l area creativa / decisionale.

Qual’è la parte della catena produttiva che ti piace di più e nella quale sei più stimolato?

Come dicevo sopra, sicuramente la direzione artistica, il design degli effetti e quindi lo sviluppo del look, con una mente rivolta poi alla produzione, quindi utilizzando parecchi degli strumenti e tecniche che poi verranno effettivamente utilizzate in produzione, sia la mia area di competenza.

Quali differenze hai trovato tra lavorare in Italia ed all’estero?
Per quanto riguarda l’estetica, sia nel cinema che nella pubblicità, l’Italia sembra essere sempre un passo dietro (in linea generale) con il resto dell’europa. Pensi che sia una quastione di buget o di scelte estetiche mirate?

E’ un discorso lungo e complesso, e potrei dire tante differenze come anche poche, perchè tutto il mondo è paese, e spesso si ha un’idea dell estero e delle grandi produzioni come macchine perfettamente oliate senza difetti.
La verità è ben lontana.
Trovo però fondamentalmente diversa la cultura visiva e artistica non solo degli artisti di produzione ma anche dei clienti, punto fondamentale. All’estero rischiano di più, sono più aperti a stili diversi, alle idee. Questo processo, fatto anche di fallimenti, porta comunque alla crescita e allo sviluppo, come si dice in inglese, it pushes the envelope.
Il budget è sicuramente un problema, ma io non voglio giustificare l’arretratezza dell Italia in questo campo solo con una questione di soldi.

In quest’industria non ci sono orari.Qual’è il tuo record di ore di lavoro consecutive?

Non ci sono orari e spesso si vive “attorno” allo studio, cosa che per altro, per quanto stressante e di cui spesso ci si lamenta, diventa una seconda natura, e quando non vivi più quella pressione, qualcosa manca.
Soprattutto in pubblicità dove i tempi sono molto stretti.
Ricordo esperienze a Sydney nel cinema, quando spesso mi ritrovavo ad uscire dallo studio e doverci ritornare a notte fonda chiamato dal render wrangler perchè le scene da renderizzare avevano problemi e bisognava, soprattutto visto magari l utilizzo di custom tools, sistemare il tutto prima possibile prima dei dailies del giorno dopo.
Ma ricordo anche a Milano forse un 40 ore continuate il giorno prima della consegna del progetto, tra un caffè ed un’altro.
La cosa importante è capire che ci può stare una situazione del genere, e da un lato, per quanto mi riguarda, è anche affascinante e divertente, ma è anche giusto rendersi conto che se la cosa succede di sovente allora ci troviamo di fronte
ad un caso di mala organizzazione / gestione / supervisione, e le persone non dovrebbero accettare tali situazioni.

Articolo redatto da Stefano Paron

Fiat 500: New Times

Mentre in Italia ci dobbiamo sorbire pubblicità con testimonial di dubbio valore e rendimento, per la campagna promozionale in Brasile della nuova Fiat 500, l’agenzia Leo Burnett ha commissionato allo studio di animazione e design Lobo di creare una visione animata del futuro automobilistico.

Lobo è stato fondato nel 1994 da tre amici, oggi rimasti in due, e lavora in squadra con lo studio di effetti digitali Vetor Zero.
E’ rappresentato mondialmente dall’agenzia The Ebeling Group.

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Agency: Leo Burnett, Brazil
Creative Team:Ruy Lindenberg, Javier Talavera, Breno Balbino, Fabio Nagano
Production: Lobo
Director: Cadu Macedo, Mateus de Paula Santos
3D: Vetor Zero
Music & Sound Design: Tentaculo

Articolo redatto da Sergio Damele

Syfy – House of Imagination

Moving Picture e 4Creative hanno realizzato il nuovo brand film per il Canale Syfy (in italia su Steel). Una casa misteriosa dove si sta svolgendo una festa e una coppia (i protagonisti) si aggirano all’interno dell’abitazione vivendo una serie di esperienze e vedendo “cose mai viste”. Incontrano un unicorno/origami, graffiti in 3d, il Tyrannosaurus Rex che alla fine si rivela un giocattolo e tanto altro. Ovviamente dietro a tutto questo c’è la “giusta idea” accompagnata da tanto lavoro, impegno e creatività libera di operare… troppi ingredienti che nella televisione italiana si uniscono raramente.

TRON 2.0

Finalmente è uscito il trailer di TRON 2.0, sequel del primo film ad utilizzare la computer grafica e pietra miliare dell’animazione. Già dalle prime immagini si può vedere che le famose moto e i freesbee continueranno a segnare la storia del mondo all’interno del computer.

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Articolo redatto da Stefano Paron