Slumdog Kudos for Hugh
Posted in: Apple Shakeand noticed Hugh Macdonald listed as head compositor.
Bravo!
aaaaggghhh
ok I thought I had the whole channels thing sorted…
I am guessing not…
Can any one point me in the direction of a good tutorial / explanation of channels in nuke in the area of creating and using these.
I know this sounds like a dumb simple question, but they seem to work in one instance and then in the same situation they will not.
example.
I have a few people walking around, I have created a bezier for each as a garbage.
so I go ahead and create a new channel say called "guy01.garbage" from the bezier, place this after my IBK and all is good only the guy and his portion of the greenscreen is visible.
I go to work on the girl get my "girl01.garbage" place it after the new IBK for the girl and every thing disappears ???
this is killing me, I have moved on by using an "in " node and piping the bezier into that but it is not as elegant.
one other thing… is there a way to delete channels that the user has created???
-DrJones
I have two projects in mind for which I shall need 3D animation, and perhaps mechanical simulation software.
First, I need to illustrate some concepts of my Fractal Foam Model of Universes. This involves animated 3D distortion grids superimposed on a random foam structure. The distortion is in the form of sheer waves and pressure waves. Actual simulation of this phenomenon probably requires megabucks worth of hardware and software; for now, I just want to illustrate what I think a simulation might reveal and post it on my future website. (I don’t have the web building software, yet, either.)
Second, I have some mechanical inventions that are best illustrated with animated CAD drawings. I would like to have software that warns of overlapping solids and excessive stress. Part hierarchies are of moderate importance to me.
Third, for fun stuff, I want good rendering, textures and ray tracing.
I appreciate your comments on what does and what does not contain the features I need, and how much they cost.
I am rendering 32bit tiffs from REDCINE to work with in Nuke.
a couple of things I notice the IO in to nuke seems slower than normal plus (possibly) the big tell is that the file is rendered to the view port from bottom to top where as other files are rendered from top to bottom..
so my question is does any one know if REDCINE writes files in a different way than the norm.
-DrJones
Stu Maschwitz is interviewed about his work on The Spirit by Current TV.
Parte I: Downgrade d’un Eroe.
Beck to the future.
“mtv makes me wanna smoke crack fall out of the window and I’m never comin back mtv makes me wanna get highcan’t get a ride no matter how I try, and everything’s perfect, and everything’s bright, and everyone’s perky, and everyone’s uptight. I love those videos I watch ‘em all day”
Beck Hansen, o semplicemente, Beck, è un gran casinista.
Non è questione di suoni, non è questione di mix. E’ una questione di approcci.
Se la prima necessità d’un musicista è quella di ritagliarsi un ruolo nel complesso sistema dello show-business, Beck ha optato per il collage: le fonti sono riconoscibili, ma l’accostamento è bruto, la colla sbava sulle immagini.
L’alternative loser annoiato da Mtv, in particolare, ha sempre avuto un rapporto speciale con la forma videoclip, intesa come insostituibile complemento del suono. Complice Gondry, ad esempio, ha creato piccoli capolavori del genere (Deadweight nel 1997 e Cellphone’s Dead nove anni dopo) e, con il passare degli anni e l’evoluzione del suo percorso artistico/ musicale, ha abbracciato sempre più i versanti dell’animazione e della sperimentazione.
Grafico, fotografo e artista nella vita privata, nipote di quel Al Hansen habituè della Factory che con Yoko Ono e John Cage animò il movimento Fluxus, Beck va senza subbio oltre la figura del musicista che utilizza i video per promuovere i suoi album. Stop motion, cartoon-style, pupazzi e travestimenti; motion graphics hi-tech e deliri di scontorni: avvalendosi delle migliori menti creative, ha messo su un repertorio visivo dall’immaginario coerente e fortemente evocativo. In particolar modo, ci interessa la fase più recente della videografia Beckiana, ovvero quella successiva ai riflessivi orizzonti di Sea Change. Molteplici le tecniche, i colori, i movimenti e le modalità di “musica in movimento” che hanno accompagnato i suoi ultimi album.
“Guero” (2005) album spiazzante e sghembo frullato dalle molteplici ispirazioni, è presentato al pubblico con il singolo E-Pro.
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In un immaginario Dia de los Muertos messicano, Beck diventa centro dell’universo per le geniali menti del collettivo Shynola: sospeso a mezz’aria ed animato da veri puppetters tramite dei fili, viene calato in scenari al neon tra cimiteri e scheletri danzanti, dando vita ad una sorta di “incubo prenatalizio” beck-style. Due mesi di post-produzione dopo, il video era pronto, tranne che per il finale. E così rimase. Primo video che può permettersi di finire così, di schianto.
Il secondo singolo estratto è Girl , e la qualità dello studio coinvolto rimane ad altissimi livelli. E’ infatti il turno di MotionTheory che, anticipando l’esplosione della pop-up mania nei video musicali, riesce addirittura ad andare ancora oltre.
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Prendendo ispirazione dai geniali fold-in di Al Jaffee su Mad Magazine, la natìa Los Angeles viene ripiegata su se stessa come in una complessa sessione di origami. Conscia del grande effetto della soluzione, MotionTheory utilizzerà in seguito il giochino anche in un commercial per la HP.
Il terzo singolo da Guero è Hell Yes, affidato a Garth Jennings, di Hammer & Tongs. Ovvero i realizzatori di video memorabili come “Coffee&Tv” per i Blur , “Imitation of Life” per i R.E.M e “Right Here Right Now” per Fat Boy Slim.
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Per Beck mettono in scena quattro attori davvero speciali: gli unici esemplari esistenti all’epoca di robot QRIO della Sony. Tre settimane di programmazione Made-in-Japan per ciascun robot per poter creare le coreografie del video. E qui non è tanto la tecnologia il punto focale del discorso,ma piuttosto il modo di proporsi visivamente: la medesima ispirazione robotica che diventa intima e sensuale nella Bjork cunninghiama di All is Full of Love, è in Beck ironica e cabarettistica. Nessuna concentrazione sul sensazionalismo tecnologico: interferenze e sovrimpressioni richiamano lo stile video tipico di Beck.
Il video per Black Tambourine prende invece vita da un progetto artistico collaterale di Beck. Il regista Adam Levite, in arte Associates in Sciences realizza l’animazione tramite la conversione frame by frame del girato in caratteri ASCII e i tipi di GrandMediaInteractive si occupano della messa in moto dei caratteri. La cosiddetta ASCII Art conobbe un certo successo in quel periodo, considerata anche la relativa semplicità della lunga operazione.
Clicca qui per vedere il video incorporato.
“Gameboy Variations” è invece un EP, uscito nello stesso anno, contenente dei remix di Guero, e Beck non perde occasione per proporre nuovi video, sebbene soltanto on-line. Se il game-boy è uno dei mezzi di produzione di suono, i video non potranno che essere ad 8 bit, così Hell Yes diventa Ghettochip Malfunction con un’animazione diretta da Mumbleboy, artista old-school che crea una sorta di videogioco primi anni ’80 zeppo di animazioni flash sghembe e dai colori vividi.
Il brano Que’ Onda Guero, remixato e diventato Gameboy/Homeboy, mantiene l’immaginario 8bit traducendolo in un flash sporco e infantile.
Autori del video sono E*Rock e Paper Rad, introdotti al mondo dell’animazione proprio dall’amico comune Mumbleboy; soddisfatti dell’esperienza, i due formeranno in seguito a questa collaborazione il collettivo Wyld File. Clarificatorio dello stile, il Dogman 99 che si sono imposti: “no Wacom tablet, no scanning, pure RGB colors only, only fake tweening, as many alpha tricks as possible”. I Wyld File realizzeranno altri due video per l’EP: Bad Cartridge e, sullo stesso stile, Bit Rate Variations in B-Flat, a completare la trilogia.
I progetti artistici collaterali a Guero, e nuove elaborazioni video sono stati poi raccolti in un DVD realizzato da D-Fuse, collettivo multidisciplinare che spazia dall’arte alle performance, dai visuals ai videoclip. Specialisti nel campo degli audiovisuals, hanno anche curato un libro sull’argomento, edito da Laurence King Publisher: “VJ: Audio-Visual Art + Visual Culture”.
Il DVD Guero è una interpretazione della musica di Beck sotto forma di visuals: ben trentuno “textural movies” e “vision-scapes”, due animazioni video per ciascuno dei tredici brani, tre set di sottotitoli grafici attivabili a piacimento. Combinando le diverse possibilità si possono ottenere ben 104 esperienze visive diverse e personali, dando vita ad un prodotto unico nel suo genere che rappresenta l’apice dell’esperienza visiva/auditiva.
Articolo redatto da Didier Falzone
Fincher Talks Benjamin Button and VFX, at VFXWorld.