Battle!

Natalia Stuyk è un’illustratrice londinese diplomanda all’Edinburgh College of Art. Proprio in questi giorni presenterà il suo lavoro di fine corso: una animazione ispirata all’arazzo di Bayeux, prezioso manufatto che descrive gli avvenimenti relativi alla conquista normanna dell’Inghilterra nel 1066. I Mae Shi, band californiana particolarmente attenta alla comunicazione visuale (il loro album di debutto fu accompagnato da un DVD contenente ben 33 videoclip!) han voluto proprio Natalia per la realizzazione del video relativo al loro ultimo singolo: nasce da questa collaborazione The Lamb and the Lion, piccolo racconto epico che paga tributo ai guerrieri di Utagawa Kuniyoshi (in particolare le stampe ispirate al grande romanzo classico cinese I Briganti) e alle grandi scene di battaglia di film come Trono di Sangue di Kurosawa e Falstaff di Orson Welles.

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Articolo redatto da Didier Falzone

Oi Va Voi: Everytime

Per il video Everytime della band britannica OI Va Voi, i due registi/animatori polacchi Katarzyna Kijek e Przemyslaw Adamski hanno voluto sperimentare nell’unire girato e animazione a passo uno. Ogni terzo fotogramma del filmato è stato sviluppato, stampato e tagliato in strisce e poi di nuovo unito ai fotogrammi adiacenti in una configurazione di strisce differente.

Directors: Katarzyna Kijek & Przemyslaw Adamski
Label: Oi Va Voi Recordings

Articolo redatto da Sergio Damele.

La pelle splendida

Ed ancora una volta torniamo su Patrick Daughters. Come non soffermarsi sui suoi lavori? Dopo la scarica adrenalinica cinematografica di Wrong (Depeche Mode) e l’universo bellico di No One Does it Like You (Department of Eagles) eccolo alle prese con Two Weeks, singolo di presentazione del nuovo album dei Grizzly Bear: Veckatimest (Warp Records). Atmosfere mistiche, rivelazioni, pelle splendida, sorrisi smaglianti. Un piccolo capolavoro.

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Articolo redatto da Didier Falzone

La Roux Bulletproof

The Holograms sono riusciti a visualizzare perfettamente lo stile elettro-pop di La Roux per il video “Bulletproof”.
La cantante si muove in un ambiente pieno di poligoni e solidi geometrici semplici, il compositing è curato in ogni particolare, e a volte si stenta a capire cosa sia stato costruito e cosa sia CG. Dalle note di produzione si legge che hanno usato una camera RED con ottiche Zeiss, Maya per il 3D, Toxic, Flame e After FX per il compositing.

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Directed by : The Holograms@UFO Label
Record Label : Polydor Records, London
POST: Mathematic Studios

More info

Articolo redatto da Stefano Paron

Passion Pit: The Reeling

Sam Stephens, Ariel Danziger and John Hobbs sono tre registi americani legati alla casa di produzione Humble che lavorano singolarmente o insieme come collettivo artistico dal nome Hydra. Ed insieme hanno firmato il video musicale per il brano The Reeling del gruppo electro-rock Passion Pit (del precedente video del gruppo, Sleepyhead, abbiamo parlato anche in questo articolo).

Il film è stato girato e poi stampato fotogramma per fotogramma su carta per creare l’effetto strappo e squarcio.

Record Label: Frenchkiss/Columbia
Production Company: Humble
Director: Hydra
Director of Photography: Aaron Philips

Articolo redatto da Sergio Damele

Moray McLaren – We Got Time

Se andate a cercare in cantina o nel ripostiglio probabilmente troverete il giradischi dei vostri genitori ma solo se troverete i dischi Moviton potrete assistere ad una piccola magia. I Moviton sono dischi pubblicati nel 1960 dalla Mamil srl di Milano, di materiale flessibile plastificato a 78 giri con la superficie disegnata. Ma il gioco magico lo faceva una trottola di plastica a specchio ottagonale, nella quale si riflettevano i personaggi stampati sul flexi-disc dando l’illusione che si animassero, praticamente una variazione dello zootropio.

Il giovane regista David Wilson ha usato la stessa tecnica per il video musicale del cantautore scozzese Moray McLaren, lavorando con diversi giradischi, piatti e trottole. Tutto quello che si vede è stato girato in camera e poi montato, nessuna immagine è stata generata al computer. Sul sito personale del regista trovate anche il making of. Ora sperimentate anche voi ma prima chiedete il permesso di poter maneggiare il giradischi ai vostri genitori!

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Director and Animator : David Wilson
Production Company : Blinkink

Director of Photography : Tim Green
RED Camera Operator : Nick Allsop and Jeff Brown
Post Production – The Mill

Articolo redatto da Sergio Damele

Jotun: Lady

Il video musicale realizzato negli anni ’80 “Take on Me” degli A-Ha diretto da Steve Barron (regista ingiustamente dimenticato e ignorato) è un capolavoro ed è la fonte d’ispirazione per lo spot pubblicitario per le vernici Jotun diretto dal regista svedese Jesper Ohlsson. Una bella signora sta per cancellare un enorme scarabocchio dal muro ma questi prende vita e la porta nel suo mondo. Ma al momento del bacio, interviene il marito della donna che la riporta bruscamente alla realtà.

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Agency: Try Reklamebyra
Production Company: Social Club
Director: Jesper Ohlsson
Post Production: Filmtecknarna Animation

Articolo redatto da Sergio Damele

FuoriSalone 2009

Oggi vi presentiamo il video musicale che Diesel ha messo online come anteprima del lancio delle sue due nuove linee di arredamento ed illuminazione, create in collaborazione con Moroso e Foscarini.

E’ un assaggio di quello che si vedrà all’interno della penthouse Diesel durante il FuoriSalone, l’insieme degli eventi che animano la città in concomitanza con il Salone del Mobile di Milano. L’iniziativa parallela e complementare al Salone, dà forma alla settimana del design di Milano dal 21 al 27 Aprile 2009.

A tal proposito segnaliamo in anteprima la nuova release del portale www.fuorisalone.it, il riferimento essenziale per questo fantastico evento milanese.

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The Prodigy: Warrior’s Dance

Per il video del nuovo singolo dei Prodigy, ‘Warrior’s Dance’, il regista Corin Hardy ha trasformato pacchetti di sigarette in forme umane per poi dar loro vita. Le scene di live action sono state girate in due giorni in un pub a Londra nel distretto di Hackney, mentre ci sono volute quattro settimane per l’animazione a passo uno. La scena delle noccioline è l’unica generata al computer.
Corin Hardy ha dichiarato di amare le favole dei fratelli Grimm, che gli hanno ispirato l’idea per questo video, e di realizzare pacchetti di sigaretti umani da quando aveva quattordici anni. E pensare che non fuma.

Prod. co: Academy Films
Director: Corin Hardy
Puppeteers: Will Harper/Johnny Sabbagh : Dark Vast
Animator: Gary Carse

Articolo redatto da Sergio Damele

Uno spettro si aggira per il MoMA

Uno spettro curioso e canterino, coreografo d’una assurda battaglia tra divise di un altro colore. E’ il protagonista del video di No One Does It Like You, primo singolo estratto da In Ear Park dei Departments of Eagles per la storica etichetta 4AD.
Questa piccola perla di malinconica dolcezza è stata presentata negli scorsi giorni nella prestigiosa cornice del MoMA in occasione di PopRally, serie di eventi basata sull’interazione tra artisti visuali e musicisti voluta dal museo newyorchese con la partnership del Centro d’Arte Contemporanea P.S.1. Proiezioni inedite, performance ed esibizioni live degli artisti coinvolti sono l’eccezionale cuore dell’iniziativa. Presenti alla premiere del video, oltre alla band, le fervide menti che hanno dato vita all’opera, ovvero Patrick Daughters e Marcel Dzama.

Daughters lo conoscete già. Asso della scuderia The Directors Bureau, ha diretto video per Feist e Yeah Yeah Yeahs e, proprio in questi giorni, lo ritroviamo sugli schermi con Wrong, singolo apripista dell’imminente album dei Depeche Mode accompagnato da un video à la Lynch e vagamente KarmaPoliciano.

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Marcel Dzama è invece un artista canadese dalle modalità dadaiste, specializzato in piccole illustrazioni, collages e, recentemente, sculture e video. I suoi lavori fanno parte delle collezioni del Tate museum e la sua passione per la musica lo ha portato in passato a collaborare con artisti del calibro di Beck (per la cover di Guero), Bob Dylan e They Might Be Giants. Per questo video Dzama ha realizzato i costumi ed il set.

Alcune opere di Marcel Dzama

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© Sies + Höke

L’impronta di Dzama è molto evidente nelle tinte e nella costruzione dei personaggi, e le maschere (elemento presente anche nel succitato video di Daughters per i Depeche Mode, nda) donano al tutto un’atmosfera di straniamento e creano un pressante senso di attesa.

Un gioco alla guerra infantile crudele e clownesco, vicino per sensibilità alle guerre in miniatura del fotografo-artista Paolo Ventura, deus ex-machina di un universo bellico incantato e nostalgico.

Articolo redatto da Didier Falzone