Mafia S.P.A.

Mafia S.P.A. è un video nato da un progetto di Torino Sistema Solare e Libera, associazione che si batte contro la mafia. Statistiche raccolte da Libera (rete nazionale anti-mafia) informano che con un fatturato di 130 miliardi di euro l’anno Mafia S.p.a. è l’unica “azienda italiana” che non paga la crisi e che il 50% dei suoi utili provengono esclusivamente dal traffico di cocaina e altre droghe. Un mercato in continua espansione oggi maggiormente redditizio rispetto alle voci più tradizionali: tangenti, appalti, usura, racket, mercato di armi, rifiuti tossici, ecc…
Il video “Mafia S.p.a.” è solo l’ultima azione di una comunicazione virale autofinanziata portata avanti da una parte del mondo notturno insieme ad associazioni studentesche, menti creative, dj, musicisti e organizzatori di locali che si riconoscono nella sigla Torino Sistema Solare. Una presa di posizione compatta contro un fenomeno dilagante – solo nell’ultimo anno la cocaina ha quadruplicato il proprio volume d’affari – che presenta sempre più i connotati di un’emergenza sociale.

Musica: Postal_m@arket
Regia: Luca Lumaca
Animation, Graphics: Kalimera
Produzione : torinosistemasolare.it

Articolo redatto da Stefano Paron

PATHOS

Oggi siamo lieti di mostrarvi un nuovo cortometraggio PATHOS, completamente made in Italy, sentirete sicuramente parlare di questo progetto, che è stato selezionato al Short Film Corner di Cannes.
I suoi ideatori fanno parte di Illusion, una società di videoproduzioni nata a Genova nel 2003. Titolari di Illusion sono Dennis Cabella e Marcello Ercole. Il gruppo Illusion è formato da professionisti e artisti dell’immagine e della computer grafica impegnati nella produzione e post-produzione di spot pubblicitari, video corporate, video musicali, documentari, cortometraggi, sigle grafiche, effetti speciali per cinema e televisione. Tra i loro clienti sono presenti grandi nomi tra i quali : Costa Crociere, Gruppo Giunti, Rai,Mediaset, Figenpa, Bayer.

Pathos è un cortometraggio di fantascienza di 17 minuti prodotto da Illusion e completamente ideato e realizzato da Dennis Cabella, Marcello Ercole, Fabio Prati. Potenti effetti speciali, dramma sociale e degrado ambientale sono solo alcuni degli elementi di un’opera originale e pungente che ha visto gli autori impegnati nella produzione per circa 3 anni.

Clicca sull’immagine per il trailer

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La Terra ha smesso di respirare. Il pianeta è soffocato sotto una coltre sterminata di rifiuti. Il cielo, grigio di fumo, incombe sullo scheletro della nostra civiltà. Uomini privi di pensiero e sentimenti, dalla mente atrofizzata, consumano le giornate anelando sogni sintetici. Il loro padrone è anche la loro più grande creazione: Pathos. Il loro lavoro, la loro moneta. Ma l’immaginazione ancora cova, silenziosa, nelle stanze perdute della mente di un uomo.

Gli autori ci dicono L’idea di base nacque durante la lavorazione di un nostro precedente progetto, Strane Coincidenze, un medio-metraggio, diviso in tre atti intrecciati . Una delle tre storie immaginava la vita di un individuo del futuro costretto a pagare le tasse perfino sui propri cinque sensi. Un soggetto che, però, poco si addiceva alle atmosfere “hitchcockiane” di Strane Coincidenze e che necessitava di maggiore elaborazione. Rimase per noi una “buona idea” e decidemmo di sfruttarla per scrivere una storia di fantascienza . L’idea, rispecchia la vita di tutti i giorni: Ci siamo immaginati un futuro,in cui la terra è completamente ricoperta di rifiuti e in cui il consumismo deviato della società fosse arrivato all’eccesso, un modello di vita che portava l’uomo a pagare perfino i propri 5 sensi. A questo si aggiungono schemi predefiniti, in cui le scelte e i pensieri sono già inconsciamente “impacchettati”e “installati” nella mente degli individui. Sono predefiniti i desideri, le sensazioni, i sogni e tutto questo è inglobato in un meccanismo burocratico spietato dai “tempi tecnologici” troppo veloci per la nostra naturale percezione, in cui l’errore non è concesso . Volevamo perciò sintetizzare tutto questo, creando un “mondo nuovo” e dandogli un nome. Pensammo perciò a qualcosa che evocasse il sentimento e la sofferenza, che potesse essere associato a una qualche avanzata tecnologia, che richiamasse il passato e che desse l’idea di un’era ormai dimenticata e lontana. Nacque così Pathos”.

Alcune immagini tratte dallo storyboard.

story_board

Dovevamo creare il mondo del futuro. Volevamo immergere il protagonista e lo spettatore in un’ambientazione verosimile ma al contempo impossibile e surreale. Dovevamo sconvolgere le regole architettoniche canoniche e immaginare tutto ciò che potesse privare di confort e facilitazioni la vita di un essere umano. Abbiamo progettato il mondo di Pathos. L’ambiente cubico e freddo in cui gli utenti del sistema si muovono, vivono e lavorano, è stato ideato per comunicare la scarna semplicità di un mondo futuro in decadenza, in cui valori e sentimenti sono stati dimenticati, in cui si è tornati alla primordialità dell’uomo preistorico e della caverna. In cui la complessità e l’evoluzione delle emozioni umane è andata perduta. Per progettare questo “nuovo e antico” habitat ci siamo ispirati alla fantascienza cinematografica degli anni ‘80/’90 ( vedi blade runner, brazil,cube), alle atmosfere cyberpunk dei romanzi di William Gibson e all’esasperata grafica dei fumetti “manga” giapponesi di Masamune Shirow e Katsushiro Otomo. La soluzione per noi più adatta alla realizzazione delle scenografie era la computer grafica. Abbiamo modellato tutti gli elementi di scena, la struttura della stanza, i meccanismi, le tubature. Abbiamo disegnato la ruggine e il logorio del metallo per sottolineare maggiormente l’abbandono della struttura e l’isolamento sociale. Abbiamo ricreato l’illuminazione virtuale delle scene ispirandoci alla fioca atmosfera delle cattedrali romaniche. Grazie all’esperienza maturata durante la realizzazione di spot pubblicitari e video commerciali e grazie all’impiego della tecnologia digitale, siamo riuciti a dare vita al nostro “mondo del futuro”, un mondo che offre una visione apocallittica di quello che ci aspetta.

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I processi creativi di Pathos si sono susseguiti dalla pre-produzione alla post-produzione per un periodo durato quasi 3 anni, utilizzando solo il tempo extra-lavorativo, essendo un progetto autoprodotto. Il film è stato completamente girato utilizzando la tecnica del bluescreen (“Matrix”, “300”, “Il Signore degli Anelli”, “Sin City”,…). Lo scopo era quello di visualizzare, nei minimi dettagli e nel modo più credibile, gli ambienti futuristici in cui il protagonista vive e lavora. Prima di ricorrere alla computer grafica, naturalmente,sono stati stesi un soggetto e una sceneggiatura che potessero funzionare e comunicare bene l’idea. Si è passati poi alla creazione dei disegni preparatori per le scenografie e i costumi. E’ stato previsualizzato e disegnato l’intero film in forma di storyboard, inquadratura per inquadratura. L’elaborazione del make-up, la costruzione delle protesi in silicone e la preparazione dei finti innesti celebrali hanno richiesto molto tempo e molta attenzione. Le riprese live-action sono state effettuate in alta definizione negli studi di Illusion e sono durate parecchi giorni. La post-produzione, per l’importanza degli effetti digitali e il numero delle scene da realizzare (più di 150), è durata quasi 3 anni. Per i rendering delle scene in computer grafica 3d sono state utilizzate solamente 2 workstation dedicate che hanno elaborato 25.000 fotogrammi. Il doppiaggio infine ha visto la partecipazione e supervisione di Roberto Pedicini, famoso e pluripremiato doppiatore cinematografico (Kevin Spacey, Jim Carrey, Javier Bardem,…)

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pathos_2_minutes

Pathos è stato prodotto con un budget limitatissimo.
Nella fase di pre-produzione abbiamo dovuto affrontare il problema di come realizzare il progetto e con quali attrezzature. Dopo la stesura del soggetto, rendendoci conto della complessità tecnica del film, la preoccupazione maggiore derivava dall’impossibilità di ottenere un budget ingente. Avevamo pertanto due possibilità. La prima era quella di trovare i fondi necessari attraverso il supporto di un produttore. La seconda era quella di fare un investimento personale e acquistare, nel tempo, le attrezzature necessarie per la realizzazione del progetto. Quest’ultima ipotesi, avrebbe sicuramente allungato i tempi di produzione, ma ci sembrava quella più praticabile. L’arrivo dell’alta definizione apriva nuove possibilità. Sul mercato arrivavano le prime camere High Definition low budget. Il cortometraggio è stato girato con una camera HDV ( Sony HVR-Z1). Inoltre, nei mesi successivi, a ridosso dei primi giorni di produzione, abbiamo acquistato 2 workstation dedicate alla grafica 3d e potenziato il nostro sistema di montaggio AVID. Nel corso di questi 3 anni di produzione abbiamo lavorato sempre in 3 e sempre intensamente. Con la determinazione e voglia di dimostrare che, con idee giuste e creatività, potevamo realizzare un prodotto di eccellente qualità.

Da parte nostra un grosso in bocca al lupo a Pathos e ad Illusion.

FuoriSalone 2009

Oggi vi presentiamo il video musicale che Diesel ha messo online come anteprima del lancio delle sue due nuove linee di arredamento ed illuminazione, create in collaborazione con Moroso e Foscarini.

E’ un assaggio di quello che si vedrà all’interno della penthouse Diesel durante il FuoriSalone, l’insieme degli eventi che animano la città in concomitanza con il Salone del Mobile di Milano. L’iniziativa parallela e complementare al Salone, dà forma alla settimana del design di Milano dal 21 al 27 Aprile 2009.

A tal proposito segnaliamo in anteprima la nuova release del portale www.fuorisalone.it, il riferimento essenziale per questo fantastico evento milanese.

Clicca qui per vedere il video incorporato.

Danilo Parise – Angelsign

Oggi vi presentiamo Danilo Parise, giovane motionographer italiano, che dopo essersi laureato al in Visual Communication al Politecnico di Milano si è immerso subito nel mondo del lavoro, inizialmente in Nextmedialab dove ha realizzato i video dei Vallanzaska (ai tempi, 2004, era una tecnica pioneristica ed innovativa, con Alessandro Arrighini e Gustavo Sonoda), successivamente in Sky Sport dove sono nati i progetti di Sky Calcio Show, Playerlist, Attenti a quei due, per citarne alcuni. Dopo una breve parentesi londinese in BSkyB, che ha comunque prodotto i suoi frutti come dei pitch per degli ident HD e story per Gillette, è diventato freelance. In questo modo riesce oltre a portare avanti tutte le collaborazioni che non ha mai interrotto anche a dedicarsi a nuovi progetti come i video per Tronic Studio alla conferenza Oracle “Your Open World” tenutasi a San Francisco.

Danilo ha risposto a qualche nostra domanda e ci dice “Per quanto riguarda i software, uso molto 3d. Ai tempi dell’università avevo iniziato con Maya, in Sky sono passato a 3dstudio e ora uso stabilmente Cinema4d oltre che ovviamente tutta la famiglia Adobe e sottolineo la famiglia di plugin trapcode. […] Penso che l’idea sia alla base di qualsiasi progetto vincente ben più importante della bellezza della grafica o effetto speciale ben riusciuto.”

A voi il reel di Danilo Parise

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Giovanni Bucci – Reel 2009

La Showreel 2009 è stata prodotta a Londra da Giovani Bucci (Motion Designer, Director) e da Marco Morano (Sound Designer)
I contenuti video sono la sintesi di un’accurata selezione di progetti commissionati a Giovanni Bucci negli ultimi anni, nei quali ha lavorato come freelance. La traccia audio sintetizza le ultime esperienze di audio production di Marco Morano, nella quale si avvertono influenze dirty electro, l’isteria di groove ultracompresse, sound effects distrutti e rielaborati ed alcuni riferimenti armonici classical.
Dopo ricerca e sperimentazione su come l’audio possa ispirare il video e viceversa, Giovanni e Marco hanno elaborato un nuovo ed efficace metodo di lavoro. Invece di produrre i contenuti audio e video separatamente, come si usa normalmente nel media industry, ad ogni step di video editing e’ seguito un adattamento dell’audio in una continua e naturale mutazione, fino ad ottenere un editing finale piu’ sinergico, organico ed armonioso.

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Motiongraphics.it

Fiat Bravo e i numeri

Vi sarà sicuramente capitato di vedere da un po’ in TV la nuova pubblicità della Fiat Bravo il cui claim è “I numeri non sono mai stati così belli“. Finalmente uno spot dal sapore internazionale per un prodotto made in Italy. Il progetto è stato realizzato dalla Leo Burnett Torino e vede come protagonisti appunto i numeri, normalmente considerati come freddi elementi in questo video prendono vita andando a contribuire al piacevole ritmo della colonna sonora (Estate dalle Quattro Stagioni di Vivaldi). Completamente realizzata in 3d ha visto come team coinvolto: Direzione Creativa di Riccardo Robiglio e Paolo De Matteis, Art Director Riccardo Pagani e Copywriter Riccardo De Vincenzi. La regia è di Franco Tassi per Tax Free.

Da parte nostra complimenti per l’idea e per l’impeccabile realizzazione.

Dadomani

Oggi vi presentiamo uno studio italiano veramente originale.  I ragazzi di Dadomani sono dei veri artigiani della comunicazione, è una delle pochissime realtà in Italia che realizza “pezzi unici” con tecniche molto tradizionali.

Dadomani nasce a Milano nell’ottobre 2007, dall’incontro tra Francesco De Meo, Fabio Cirilli, Donato Di Carlo e Leonardo Ponzano. Quattro persone, interessate a costruire un unico gruppo di lavoro che, tramite la miscela delle diverse competenze tecnico-artistiche, si pone l’obbiettivo di soddisfare qualsiasi esigenza di comunicazione nel campo dell’animazione. Dadomani realizza filmati HD per spot, serie tv e cortometraggi animati, in animazione tradizionale, stop-motion (con materiali eterogenei come plastilina resina e carta) e computer grafica.

I loro principali clienti sono: SKY, Mediaset, DLVBBDO, United 1861, TBWA, FilmMasterClip, e Bermudashorts, casa di produzione che li rappresenta anche in Inghilterra.

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dadomani

Getty Images Short Film

Si è da poco concluso il contest istituito dalla famosa Getty Images per realizzare un cortometraggio utilizzando solo le immagini e i video conservati nell’archivio Hulton di proprietà di Getty. Il vincitore (tra i 300 partecipanti tra agenzie o freelance) delle 5000 sterline è stato Laurie Hill con il suo cortometraggio “Fotografia di Gesù”. Il video in questione illustra le richieste varie, e oserei dire pazzesche, che arrivano ogni giorno all’archivio, foto di Gesù, foto dello Yeti, Jack lo Squartatore, gruppi di persone sulla luna ecc.ecc. Lo stile ricorda il documentario con parti animate in 2d e stop motion, molto simpatico.

Clicca sull’immagine per il video.

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